La “logistica leisure”: ecommerce e pianificazione trasporti

9 Mar, 2021 | Pianificazione Trasporti

Prendiamo in prestito la definizione di moda leisure dal mondo del fashion e l’applichiamo alla logistica. Quello che viene fuori è un nuovo modo di pensare la supply chain, basato sulla centralità dell’ecommerce e sul ruolo strategico della pianificazione trasporti.

il dominio dell’e-commerce e la pianificazione dei trasporti

Abbiamo capito che il ritorno alla vita pre-covid era ancora lontano quando abbiamo visto le nuove collezioni dei più importanti brand di moda che hanno sostituito jeans e minidress con tute e maxi pull. La moda da sempre costituisce una sorta di rivelatore del cambiamento, un segnale di nuove tendenze sociali, prima ancora che economiche e di business.

Perché se anche Valentino e Jimmy Choo ci immaginano in pigiama e sneakers sul divano, a guardare Netflix o in smart working, questo vuol dire che ci vedono così anche i corrieri del delivery che consegnano in casa ogni genere di prodotto: dalla spesa alla pizza, dall’abbigliamento alla frutta fresca.

Le fashion addicted questa nuova tendenza alla comodità la chiamano “moda leisure”, intendendo uno stile confortevole, ma allo stesso tempo di qualità.

Un’etichetta che potremmo tranquillamente applicare anche alle tendenze della logistica dell’ultimo miglio che, nell’ultimo anno e mezzo, ha sempre di più fatto la differenza nella scelta dei fornitori sia in ottica B2B che B2C.

Una “logistica leisure” quindi che unisce la comodità alla qualità, il globale e il locale, la semplicità e la ricercatezza. Ma questo dal punto di vista del consumatore.

E per gli operatori di settore?

“Just in time”: croce e delizia per supply chain e la pianificazione dei trasporti

Come già detto, appare sempre più evidente che il ritorno ad una normalità lavorativa ed economica non sia rapido come tutti quanti avremmo voluto, la convivenza con il virus e una vita limitata in molti aspetti, impatta in modo strutturale sul mondo della logistica e dei trasporti portando a una riflessione sul mondo nuovo che non sia solo legata alla contingenza, ma che diventi strutturale.

Negli ultimi anni il mondo della logistica aveva lavorato in vista di una riduzione dei magazzini, un ridimensionamento delle spese di stoccaggio e una riconversione degli spazi e dei modelli organizzativi in un’ottima just in time, ma alla prova del Covid questo modello ha mostrato il fianco a una serie di criticità, peccando di poca flessibilità ed eccessivi rischi.

È ovviamente molto arduo provare a fare delle previsioni sul futuro, ma quello che è certo è che una ridefinizione sia delle abitudini lavorative che di quelle socio-economiche, comporterà necessariamente una ridefinizione anche della logistica e dei trasporti che dovranno sempre di più collaborare in un’ottica strategica e integrata. La nuova sfida della logistica sarà dunque ritrovare un nuovo equilibrio tra le esigenze di stoccaggio e il contenimento dei costi, la soddisfazione di richieste just in time e la programmazione a lungo termine tramite strumenti di previsione.

In questo scenario il comparto dei trasporti giocherà un ruolo centrale per garantire un servizio adeguato sia nell’attuale momento di emergenza sanitaria, sia nell’immediato periodo post-crisi.
L’approccio Just in time ha fortemente stressato l’ultimo anello della catena di distribuzione, ovvero l’operatore logistico responsabile della consegna da magazzino del prodotto finito al consumatore/acquirente.
Nello specifico, per calarsi maggiormente nella realtà, il tessuto italiano, soprattutto del nord, è fatto di una miriade di piccole e media imprese che si sono trovate da un momento all’altro a non poter svolgere più il proprio servizio o per motivi economici (trasportatori in cassa integrazione) o per motivi anche più gravi come malattia o lutti. Questo ha comportato un danno enorme sia per queste piccole attività, sia per la filiera logistica tutta che basa la sua forza e la sua efficienza sul livello di servizio al cliente finale, ormai abituato alla comodità del tutto e subito.

E-commerce e pianificazione trasporti sostenibile: la sfida del futuro

In questo senso vien da sé che l’e-commerce è il grande protagonista di questa svolta logistica. I dati ne testimoniavano la crescita esponenziale già prima del Covid, ma la pandemia ha fatto da acceleratore, determinandone la centralità assoluta.

Lo sviluppo di piattaforme dedicate all’ultimo miglio ha attecchito anche in un mercato come quello italiano che storicamente risente di qualche arretratezza digitale e strutturale.
L’e-commerce comporta per le aziende la necessità di dotarsi di nuove formule distributive che tengano conto non solo dell’efficientamento tra costi di trasporto-distribuzione e le operation di magazzino, ma che riescano anche ad adattarsi facilmente ai cambiamenti tecnologici, ambientali ed economici in un’ottica sistemica e sostenibile.

Nel contesto attuale è necessario un adeguamento delle logiche di trasporto e consegna, che tenga conto dell’unione di esperienze on-line e off-line, di analytics ed esperienza sul campo, ottimizzazione matematica e modelli previsionali solidi.

In questo senso Ublique, la piattaforma di decision intelligence di Spindox, si propone non sono come uno strumento di supporto alle decisioni di business, ma con i suoi moduli verticali dedicati al disegno della supply chain, all’ottimizzazione del magazzino e dei trasporti, mira a diventare un driver di innovazione aziendale sia a livello operativo che strategico.

Il modello di business messo in atto dalla pandemia richiede un management capace di prendere decisioni sempre più rapide, la cui direzione è affidata non solo ai dati e alla loro variabilità, ma anche e soprattutto a un approccio “ecologico” che tiene conto di molte variabili in gioco. In un momento come questo, in cui l’equilibrio tra costi e benefici è così precario, sarà fondamentale l’utilizzo di un Transport management system (TMS) per la corretta gestione dei costi di trasporto, delle emissioni di CO2, per il ruote planning e il fleet planning.

La soluzione “Pianificazione Trasporti” di Ublique in questo senso si è dimostrata un valido alleato per tutti quei player, soprattutto del settore food retail, che durante la prima ondata dell’emergenza Covid hanno potuto garantire alti livelli di servizio a chi è restato a casa e dal proprio divano ha combattuto, come tutti, la sua battaglia.

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