Il nuovo trend per cambiare davvero le sorti della logistica arriva dal Giappone e si chiama Kaizen.
kaizen: UNA FILOSOFIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Si tratta di un neologismo coniato nel 1986 da Masaaki Imai manager di Toyota, che ha fuso le parole giapponesi Kai (cambiamento) e Zen (migliore) per creare un concetto di miglioramento step-by-step concentrato su singole attività.
Come per il cugino feng shui, il pensiero fondante rimanda ad una visione olistica del benessere: per raggiungere l’equilibrio è necessario tenere a mente la big picture e partire dal basso. Cambiare il piccolo per rivoluzionare l’intero.
Ma se non si ricerca un equilibrio dei tre approcci non si può trovare un benessere – e un successo – duraturo.
Il metodo Kaizen ci insegna proprio a trovare questo equilibrio e amplia il significato del Ciclo di Deming, inserendosi tra i principi della filosofia Lean.
I capisaldi sono 2: la caccia agli sprechi e la cultura aziendale.
La produzione è mirata, just in time, grazie ad operai poliedrici, in grado di capire le dinamiche aziendali, riducendo i tempi morti. Nella logistica questa filosofia si traduce in programmazione, ottimizzazione degli spazi e riduzione dei costi di movimentazione.
Il presupposto è un cambiamento continuo, una costante ricerca della perfezione che non richiede grandi investimenti ma presuppone l’ottimizzazione delle risorse e l’eliminazione delle inefficienze.
L’Errore non è ammesso: errore è inefficienza, instabilità, difetto. Fare le cose col Kaizen, significa far bene al primo colpo, a prova di errore.
Se incappate in un errore – non disperate! – viene in soccorso il “metodo dei 5 Perché”, che ci aiuta ad individuare la Radice, la causa ultima, per poterla infine debellare in maniera definitiva.
Una sorta di psicologia della Logistica, insomma, che aiuta ad entrare in intimo contatto con le logiche più profonde della nostra Supply Chain, per migliorarle giorno dopo giorno.
Il Kaizen promette miglioramenti rapidissimi!
Chi l’ha provato giura che in soli 5 giorni si ottengono i primi risultati applicando un piano semplicissimo. L’approccio è di tipo TRYSTORMING, che privilegia l’azione all’analisi, così da capire velocemente se un’azione funziona oppure no.
Vediamo una tipica settimana del Kaizen:
- Lunedì >> documentazione sullo stato attuale: analizza la situazione e trova almeno 7 idee con schizzi e brainstorming
- Martedì >> valutazione dello stato attuale: restringi le idee a 3 e definisci i KPI
- Mercoledì >> attuazione del piano: prova, prova, prova!
- Giovedì >> orienta lo stato futuro: misura i risultati e combina le idee fino a raggiungere il risultato ottimale
- Venerdì >> debriefing e archiviazione: inserisci il processo nel tuo sistema aziendale e ripetilo secondo le necessità
Perché sia efficace, il metodo Kaizen non può essere applicato una tantum, ma deve diventare parte della cultura aziendale, permettendo di ridurre gli sprechi grazie ad una costante ricerca della perfezione. Tutti sono coinvolti nel processo di miglioramento, dagli addetti alle pulizie ai membri del CDA. Il lavoro esiste solo come lavoro di team, in cui tutte le fasi sono gestite da una figura nuova: il Change Manager.
Il concetto di miglioramento si fonda su principi semplici da seguire.
Innanzitutto, è necessario organizzare il lavoro, individuando quali sono le operazioni che permettono di generare valore e raggiungere il risultato che ci prefiggiamo. Solo così sarà possibile snellire le operazioni, riprogrammandone i flussi e sconfiggendo la routine.
Il cambiamento è lì a portata di mano: basta continuare a perdere tempo in azioni inutili e ripetitive!
Uno dei pilastri per farlo riguarda ancora una volta una piccola azione semplice e quotidiana: la pulizia della postazione.
Come nel feng shui, la chiarezza è il primo passo per lasciar fluire l’energia. Lo spazio deve essere nostro alleato: liberandoci delle cose inutili potremo creare nuovo ordine e aprire lo sguardo su ciò che è davvero importante. Ogni oggetto deve essere utile e funzionale allo scopo che ci siamo prefissi (questo vale sia per la scrivania che per il desktop che per l’organizzazione di un magazzino), riducendo le attività superflue e le operazioni extra che appesantiscono i processi.
Difficile quantificare economicamente i benefici ottenibili dal cambio di mindset, ma è indiscutibile che la consapevolezza dei lavoratori sia essenziale per il successo di un’Azienda.
Usando parole più concrete ciò che ci insegna il metodo Kaizen è che grazie ad una pianificazione adeguata, un corretto uso dei dati e un’applicazione efficace degli strumenti, si possono ottenere risultati significativi sui processi e sull’economia delle aziende.
FORTUNA O SCELTE?
Ublique è la piattaforma decisionale di Spindox, che aiuta le aziende ad ottimizzare le attività logistiche, ottenendo maggiori margini e riducendo costi e sprechi.
È una suite di soluzioni verticali create per aiutare i manager nella progettazione e nella gestione di sistemi e processi complessi e si integra facilmente nei più disparati processi di business.
Il feng shui magari aiuta, ma per dormire sonni tranquilli noi consigliamo l’Intelligenza Artificiale e le capacità previsionali di Ublique.
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