Magazzino cross docking: pro e contro della lean logistics

2 Set, 2021 | Decision Intelligence, Warehouse Optimization

L’innovazione tecnologica e l’automazione dei processi permettono di superare alcuni limiti della gestione del magazzino, grazie alla nascita di nuove modalità di preparazione degli ordini come quella del cross docking. Si tratta di una soluzione logistica snella che favorisce la velocità di consegna al cliente finale e permette di ridurre drasticamente i costi di stoccaggio e di flusso in magazzino.

La gestione del magazzino cross docking

Secondo una gestione tradizionale della supply chain il magazzino è un punto di incontro fondamentale tra fornitori e clienti. L’asimmetria temporale di domanda e offerta molto spesso crea un flusso discontinuo che nella pratica si manifesta nello stazionamento delle merci in magazzino nell’attesa che si attivi la domanda. La tradizionale gestione del magazzino prevede che la merce venga stoccata per poi essere distribuita attraverso gli ordini e le relative spedizioni. Con il cross docking il magazzino non è più (soltanto) un ambiente di stoccaggio in attesa degli ordini per la distribuzione ma un vero e proprio punto di transito con operazioni fluide in cui la merce viene scaricata senza stoccaggio e rapidamente trasferita su altri mezzi pronti per la distribuzione.

Inoltre, in un magazzino di cross docking si ricevono i quantitativi di merce in base agli ordini, evitando situazioni di sovraccarico quando le vendite di uno o più prodotti calano vertiginosamente e in maniera imprevedibile. La merce non deve sostare a lungo nel magazzino, ma solo per un periodo utile a raggruppare gli ordini con lo stesso unico destinatario. La forte ascesa dell’e-commerce dell’ultimo anno e mezzo ha contribuito ad accorciare il lead time con conseguente riduzione dei tempi di consegna e rilancio della tecnica del cross docking, facendola diventare un punto di riferimento per le aziende che vogliono realizzare strategie omnichannel.

Non è tutto “lean” quello che luccica: vantaggi e svantaggi della logistica snella

Se da un lato il cross docking presenta numerosi vantaggi, dall’altro non si tratta di una tecnica perfetta e mostra alcuni svantaggi che incidono soprattutto dal punto di vista economico.

I vantaggi del cross docking

  • La riduzione di spazio e costi

Il cross docking richiede minore superficie, permettendo di utilizzare magazzini più piccoli. La gestione degli spazi diviene quindi ottimizzata con conseguente risparmio sui costi di magazzino.

  • L’eliminazione dello stoccaggio e del picking

I magazzini cross docking consentono di saltare qualsiasi fase intermediaria riducendo i costi, il numero di operazioni e il rischio di danneggiamento delle merci.  Le attività richieste in magazzino sono l’accettazione e il controllo della merce in entrata e le fasi di controllo e spedizione della merce in uscita.

  • Il minor tempo di consegna e la maggiore qualità del servizio

Processi di magazzino più snelli permettono l’efficientamento della fase di distribuzione, con conseguenti vantaggi nell’abbattimento dei tempi di consegna delle merci

Gli svantaggi del cross docking

  • Gli alti costi di avviamento

L’investimento iniziale può risultare molto oneroso. Lo sforzo organizzativo per il coordinamento dell’intera supply chain non è da sottovalutare nel momento in cui si sceglie di adottare questa tecnica di gestione del magazzino.

  • La precarietà del livello di servizio

La standardizzazione e l’integrazione dei processi che interessano l’intera catena di fornitura sono due variabili determinanti per il successo della gestione di un magazzino cross docking. In altre parole, la sincronizzazione tra domanda e offerta è una variabile determinante per l’adozione di questa tecnica. In alternativa è consigliabile adottare una gestione tradizionale del magazzino che contempli momenti di immobilità delle merci sugli scaffali.

  • La necessità di un flusso continuo

Non è vantaggioso impostare un magazzino cross docking in assenza di una domanda stabile e di grandi volumi di vendita. Inoltre non è una tecnica adatta a tutti i prodotti e potrebbe rivelarsi inadeguata quando la merce ha esigenze di personalizzazioni specifiche.

Le diverse tipologie di cross docking

Le unità di carico e il loro movimento, i diversi imballaggi e le logiche di distribuzione sono tutti fattori che incidono sulla quantità di forza lavoro da impiegare per organizzare il cross docking. Di fatto esistono tre diversi modelli di cross docking.

Cross docking con intervento minimo del personale

Il fornitore prepara e organizza le unità di carico secondo la richiesta della domanda. Le uniche operazioni da gestire sono la ricezione e la spedizione delle merci, con un coinvolgimento esiguo del personale di magazzino.

Cross docking con consolidamento delle merci

Più merci provenienti da diverse aree di picking o di magazzino devono essere raggruppate e adattate ai requisiti indicati dal cliente prima di poter essere spedite. Le unità di carico ricevute vengono movimentate fino alla zona di cross docking dove vengono lavorati e imballati i prodotti.

Cross docking ibrido

Gli ordini vengono preparati nell’area di consolidamento attraverso la combinazione di due tipologie di merci: quelle scaricate dai camion e quelle già depositate in magazzino. Si tratta di una tecnica più complessa delle precedenti ma al tempo stesso più flessibile poiché consente di gestire una maggiore varietà di casi. 

Ublique Warehouse Optimization

Non è sempre possibile pianificare una rete di cross-docking e applicarla come tecnica di gestione del magazzino. La decisione passa per diversi livelli organizzativi che devono necessariamente essere considerati in maniera sistemica affinchè sia fattibile la realizzazione di un complesso di lean logistics. Innanzitutto, dal punto di vista strategico, occorre capire dove collocare uno o più cross dock e definire il miglior layout per l’ottimizzazione del magazzino. Inoltre, è necessario pianificare come le merci fluiscono attraverso la rete per efficientare i costi. Dal punto di vista operativo, invece, occorre coordinare i diversi attori coinvolti, programmando ad esempio le risorse interne per lo scarico e il carico delle merci, l’instradamento di veicoli prima che arrivino al cross dock o il luogo in cui le merci saranno temporaneamente immagazzinate prima di determinare la sequenza ottimale di imballaggio dei camion.

La soluzione di Ublique dedicata all’ottimizzazione del magazzino si occupa di tutta la gestione operativa del warehouse, dalla fase di controllo delle merci in entrata al coordinamento delle spedizioni ai clienti. Ublique supporta i responsabili della logistica sia nell’organizzazione del layout del magazzino tradizionale che nei casi di cross docking.

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